Eccomi…
Torno alla carica, ma quest’oggi per parlarvi di una cosa che mi sta molto a cuore a livello educativo : il KENNEL
Molte persone, quando vedono l’immagine di un kennel, inorridiscono e la prima associazione mentale (spesso l’unica) che fanno è quella di una prigione. In effetti non posso dargli torto, a prima vista il kennel/trasportino si presenta come una gabbia con tanto di sbarre, e quelli più resistenti sono proprio in metallo.
Quest’oggi però vorrei provare a spiegarvi il suo vero significato e sullo scopo ultimo di chi come me ad esempio ne fa utilizzo.
Innanzitutto vi confesso che io stessa la prima volta pensai: “l miei cani… Lì dentro😳, Mai!!” Ma quando ho iniziato a liberarmi dall’idea di prigione, torture e segregazioni canine ed ho iniziato a ragionare sul fine… Ho compreso che il kennel ha uno scopo fondamentalmente educativo.
Partiamo dal presupposto che non deve essere un luogo punitivo dove rinchiuderlo per espiare una eventuale colpa (non è una cella appunto), il kennel deve invece essere percepito come un posto simile ad una tana. Ed è proprio intorno a questa idea del rifugio che costruiamo la nostra impalcatura di significati.
PRESENTIAMOLO AL CANE
Io consiglio sempre di acquistarlo all’arrivo del cucciolo a casa e posizionarlo in un ambiente non isolato ma tranquillo (ricordiamoci sempre che i cani sono animali sociali) in modo che possa essere esplorato, dobbiamo dare ai cuccioli il tempo di annusare e comprenderne il perimetro esterno, sempre con la nostra presenza quasi disinteressata nella stanza.
Una volta attirata la curiosità del cucciolo apriamo la porticina ed iniziamo a sistemare premietti all’entrata poi progressivamente sempre più all’interno. Una volta che il nostro cane entrerà ed uscirà a piacimento sarà il momento di insegnargli a rimanere dentro. Piazziamo dentro qualche leccornia , una volta entrato, chiudiamo la porticina per qualche secondo e riapriamo immediatamente permettendogli di uscire. Per i più titubanti si può anche mettere dentro la ciotola con l’intero pasto. Il tempo di chiusura sarà progressivamente sempre più lungo ed all’uscita il nostro comportamento dovrà essere sempre abbastanza neutro, perché se i complimenti e le effusioni saranno maggiori di quelli fatti per entrare, c’è il rischio che associ il momento di uscita dal kennel come più gratificante rispetto alla permanenza.
Mi raccomando però ricordatevi che non deve essere mai forzato ad entrare.
Come vi anticipavo il luogo ovviamente è importante perché deve poter consentire al cane di “vigilare” sulla normale vita familiare ma allo stesso tempo deve garantirgli la necessaria serenità. Solo così possiamo fargli percepire il tutto come un rifugio, un posto dove sistemarsi di sua spontanea volontà e staccare per un momento la spina.
Altra cosa importante sono le misure, dovete poter garantire al cane la possibilità di mettersi in piedi senza sbattere la testa e girarsi facilmente su se stesso di 180 gradi. Non cadiamo nell’errore di prenderlo molto più grande di quello che effettivamente ci serve, lo scopo è appunto creare un piccolo spazio. In natura le tane non sono troppo grandi, gli animali ci dormono solamente e tenendo sotto controllo l’intero perimetro si sentono al sicuro.
Ovviamente ne esistono di vario tipo, rigidi o morbidi, fatti di plastica, tela o interamente di metallo, non è il materiale che fa la differenza… una volta metabolizzato ed accettato dal cane potremmo servircene per svariati scopi:
Ad esempio io uso quelli rigidi in casa o in auto, quelli di plastica x viaggiare in aereo, o treno e quelli di tela x fare Pet Therapy o vacanze in campeggio perché chiudendosi a “borsa” sono facili da trasportare e non ingombrano.
Insegnare il corretto utilizzo al cane potrà aiutarci anche in casi più specifici come:
- Ansia da separazione.
- Dal veterinario nel caso di cani che dovranno avere un ricovero post operatorio.
- Per eventuali lavori in casa in cui dobbiamo proteggere il cane da operai che entrano ed escono ad esempio.
- In automobile
- Viaggi in aereo
Questi ovviamente sono solo alcuni esempi per farvi comprendere come la conoscenza acquisita precedentemente da parte del cane, possa venirci incontro in varie situazioni di normale vita quotidiana.
Di solito dopo aver chiacchierato riguardo al kennel le persone mi pongono quasi sempre una domanda classica: “Ma quindi risolve tutti i problemi??”
E qui mi crolla il pavimento sotto ai piedi😅
Ovviamente no, e non pensate minimamente di poter chiudere il cane dentro per qualsiasi difficoltà e per lunghi periodi della giornata. Se si vuole implementare l’uso del kennel, dobbiamo considerare che va visto come elemento aggiuntivo nel percorso educativo del vostro cane, è semplicemente un metodo da usare nel modo giusto.
Ricordatevi sempre che, se non avete tempo di occuparvi del cane, ma lo avete o lo desiderate fa molto più una passeggiata con un dogsitter a metà giornata che lo stare rinchiusi per 8 ore di fila.